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Roma, via San Vitale 15. È qui, all'interno della Questura e nelle stanze di Doppiavela 21, così gli operatori di Polizia della Capitale chiamano la loro sala operativa, che circa cinquanta poliziotti, in pensione o ancora in servizio, ricostruiscono la memoria del loro lavoro. Storie di uomini e fatti, un caleidoscopio di esperienze legate agli episodi di pronto intervento e soccorso pubblico, alle tappe dell'adeguamento delle vecchie strutture alle nuove possibilità della tecnologia, agli scherzi tra colleghi, collante di un difficile lavoro di squadra. Senza dimenticare le sanguinose vicende della criminalità, organizzata e non, e del terrorismo rosso e nero, sempre vivi nella memoria collettiva di questo Paese. "Anni tristi e tosti", durante i quali loro, alcuni degli uomini che hanno rappresentato lo Stato e hanno fatto funzionare il sistema della sicurezza a Roma, vivevano "con un senso di continua tensione addosso (...) con la costante sensazione di stare in guerra, lavorando in una Questura che era una sorta di fortino assediato". Cinque capitoli ripercorrono la storia del 113, a partire dalla sua nascita come numero unico di soccorso pubblico e pronto intervento, negli anni Settanta, e propongono una carrellata di testimonianze di giornalisti e fotografi storici della Capitale sul vecchio e nuovo rapporto tra stampa e Polizia, tra impressioni e ricordi di fatti di 'nera' vissuti in prima persona.